Il nuovo concordato preventivo biennale (CPB), dedicato ai contribuenti di
minori dimensioni, è disciplinato dal Titolo II (artt. 6 - 39) del DLgs. 12.2.2024 n. 13.
Attraverso tale istituto, si intende far emergere spontaneamente materia imponibile utilizzando le nuove tecnologie e i dati a disposizione dell’Amministrazione finanziaria. In particolare, mediante il concordato preventivo biennale è possibile fissare per un biennio (periodi d’imposta 2024 e 2025, per i soggetti “solari”, in sede di prima applicazione) il reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni rilevante ai fini delle imposte sui redditi e IRAP. Il nuovo istituto non ha effetti, invece, sulla disciplina IVA.
Provvedimenti
attuativi e modificativi
Per rendere operativo il concordato preventivo sono stati pubblicati il DM
14.6.2024 (per soggetti ISA) e il DM 15.7.2024 (per soggetti in regime
forfetario), con i quali sono stati definiti i meccanismi di calcolo del
reddito e del valore della produzione proposti dall’Agenzia delle Entrate e gli
eventi eccezionali che possono determinare, al ricorrere di alcune condizioni,
la cessazione del concordato o la riduzione degli ammontari proposti.
Inoltre, con la pubblicazione del DLgs. 5.8.2024 n. 108 sono state apportate modifiche alla disciplina del concordato per quanto concerne soprattutto le cause di esclusione, la determinazione del reddito, il calcolo degli acconti d’imposta e la tassazione sostitutiva del reddito incrementale.
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